Tab Article
Nel cinquecento, un contadino acerrano di nome Puccio D'Aniello porta in scena con una compagnia di buffoni girovaghi le gesta di Pulcinello, un pulcino antropomorfo dal naso nero e adunco e dalla vocina acuta. Questa stramba figura, di cui già si trovavano tracce nell'antica Roma, diviene protagonista di tanti spettacoli ambulanti che la portano ad attecchire e diversificarsi in molti luoghi. In Inghilterra diviene un personaggio popolare famosissimo, chiamato dapprima Punchinello e poi Mister Punch, che letteralmente significa Signor Pugno, in onore alla sua innata inclinazione alla violenza. Raccogliendo notizie e suggestioni sulle due più famose incarnazioni di questa figura, Stefano Bessoni mette in scena il suo personale spettacolo tra i sobborghi di una Londra brumosa e i quartieri napoletani più malfamati, dove si aggira la peggiore feccia dell'umanità. Personaggi violenti e privi di scrupoli, Punch e Pulcinella vivono obbedendo a istinti primari come la fame, la rabbia, il desiderio sessuale e non esitano a compiere i più efferati omicidi, finché un giorno finalmente si incontrano. Questa storia intrigante, ricca di stratificazioni culturali e dalle implicazioni occulte e alchemiche, viene raccontata da Stefano Bessoni in uno spassoso poemetto in quartine di endecasillabi a rima baciata, che nella traduzione inglese di David Haughton prendono la forma di una ballata tragicomica alla Alexander Pope in quatrains of rhyming couplets.